La poltrona prodotta da Thonet nel 1931 del designer Halabala è un pezzo di storia del Design.
La H-269 in faggio curvato fa parte della sua rinomata serie H. La poltrona è stata finemente restaurata da Atelier Caruso nel suo laboratorio a Torino. Le parti lignee sono state finemente ripulite e rifinite a stoppino, l'imbottitura è stata rifatta in crudo, con crine vegetale e molle biconiche d'acciaio su cinghiatura in juta, infine ritappezzata con tessuto Mezzaluna della Dedar, in abbinamento ad un grosgrain coordinato.
Il colore in foto è il nero n.4, ma è possibile scegliere un altra tinta e ricevere a casa i campioncini di colore.
Misure: H sedile 43cm, H schienale 75cm, L 71cm, P 86cm
4.400,00 €
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Il tessuto in foto è il nero n. 4
J. HALABALA (1903 - 1978)
Jindrich Halabala, con il suo programma manifatturiero in qualità di capo designer della "Large Brno-based furniture producer United Arts & Carfts Manufacture (UP)", ha significativamente influenzato la creazione di un nuovo mercato di massa del design -settore casa e arredamento- in Europa a partire dal 1930 fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Sostenitore dell'idea che l'arredamento potesse e dovesse essere modulare, mobile e connotato da un forte design-appeal, sviluppa due fondamentali serie di arredamenti modulari: le linee H ed E, oltre a molteplici modelli di sedie in legno. Condividendo alcuni principi del Bauhaus ha disegnato innovativi mobili in metallo, prodotti dalla HP di Hordin. E' stato anche attivo come teorico e come pubblicitario dall'approccio moderno, ha regolarmente collaborato con specializzate riviste di settore, tenuto conferenze in università e, come esponente dell' "Associazione Manifatture-Arredi", ha giocato un ruolo fondamentale nella rinascita dell'industria del mobile. Tant'è che mobili con il marchio UP, o pezzi individuali attribuibili a J. Halabala, sono oggi molto richiesti. Credenze, tavoli, divani, poltrone, sedie e scrivanie, la richiesta cresce ma difficilmente sono reperibili sul mercato. I lavori di Halabala posso essere visti nella collezione permanente alla galleria Moravska a Brno, al Olmouc Museum of Art e presso l'Atelier Caruso a Torino.